Israele: I Rabbini ortodossi rinnovano il divieto agli ebrei di accedere al Monte del Tempio

Cartelli di avvertimento sul Monte del Tempio
Monte del Tempio, Cartelli di avvertimento. Foto: Jillian (su Flickr)

I rabbini capi di Israele ultra ortodossi stanno muovendo una nuova offensiva contro gli ebrei che vogliono visitare il Monte del Tempio di Gerusalemme.

I rabbini Shalom Elyashiv, Chaim Kanievsky e Ovadia Yosef hanno, di recente, hanno inviato una lettera al rabbino Shmuel Rabinovich, sovrintendente ai luoghi sacri presso il complesso del Muro Occidentale, sollecitandolo a rinnovare l’ordinanza religiosa firmata 40 anni fa dalla maggior parte dei rabbini di Israele che impediva agli ebrei l’accesso al Monte.

Lo scorso mese è stato pubblicato su Haaretz un articolo riguardante la visita, al Monte del Tempio, del rabbino Moshe Tendler, genero del eminente rabbino americano Moshe Feinstein.

Il rabbino Tendler è stato fotografato mentre visitava la spianata in cima al Monte, dove ora si erge la Cupola della Roccia, un gesto che ha provocato polemiche nella comunità degli ultra ortodossi. Diversi dei loro rabbini in anni recenti hanno visitato il Monte, compreso il rabbino Dov Kook di Tiberiade, marito della nipote di Shalom Elyashiv.

L’ordinanza a cui si è accennato stabilisce il divieto di accesso a ogni parte del complesso del Monte del Tempio, per evitare che venga compromessa la “purezza” dell’area.

Nella dichiarazione si osserva che, siccome è trascorso molto tempo, è difficile fissare con precisione la posizione del Tempio, e chiunque voglia accedervi rischia involontariamente di entrare nell’area del Tempio e del Santo dei Santi, il santuario interno del tabernacolo del Tempio.

Il rabbino Shalom Elyashiv ha esortato Shmuel Rabinovich a emettere comunicati e disporre guardie intorno al complesso per far rispettare il divieto.

Il rabbino Kanievsky ha scritto che l’accesso al Monte del Tempio e la contaminazione del Santo dei Santi è più grave di ogni altra violazione considerata dalla Torah.

Dopo che Israele, con la Guerra dei Sei Giorni del 1967, ottenne il controllo del Monte del Tempio, il rabbinato fece sistemare dei cartelli intorno al complesso per informare i visitatori che l’accesso nell’area comporterebbe una punizione divina, vale a dire la morte.

Negli ultimi anni, al contrario, si è avuto un cambiamento di posizioni tra i rabbini nazional-religiosi, molti dei quali si sono impegnati perché il bando fosse abolito. Il mutato atteggiamento è dovuto sia ai danni causati ai monumenti ebraici antichi dell’area (presumibilmente da parte musulmana, tema molto dibattuto, ndr.) sia dalla tendenza a negare, da parte delle autorità musulmane, l’esistenza di legami storici degli ebrei con l’area.

Le visite di religiosi ebrei al sito sono aumentate significativamente. Alcuni rabbini hanno citato il principio della “legge di conquista”, in base al quale i territori della Terra Santa devono essere tolti al controllo “straniero” (CVD, ndr.).

Adattamento R.P.
Fonte: SBF Taccuino / Nadav Shragai, Haaretz.com ( 24 agosto 2008 )

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