I Rotoli del Mar Morto. Comunicato stampa ufficiale della IAA (Israel Antiquities Authority)

Un frammento di un rotolo di 2000 anni contenente il testo di un salmo è stato messo in mostra a Gerusalemme in occasione della President Conference per i 60 anni di fondazione dello Stato di Israele (13 maggio 2008).

Siccome i Rotoli del mar Morto sono patrimonio culturale non solo degli Ebrei ma del mondo intero, l’Israel Antiquities Authority (IAA), a cui compete la cura e la conservazione di questi preziosi testimoni di testi biblici ed extra-biblici, attribuisce una notevole importanza all’esposizione dei Rotoli.

Il frammento di cui si parla fu trovato nella caverna 11 nel Deserto di Giuda e fa parte di un testo più lungo datato tra il 30 e il 50 d.C.

Il Rotolo è una raccolta liturgica di salmi ed inni disposti in una successione diversa da quella canonica e con varianti testuali rispetto ai testi canonici dei salmi. Contiene ventotto colonne di testo non complete, delle quali cinque riportano i salmi 133, 137, 138, 141, 144 e due non canonici.

La scoperta dei Rotoli del Mar Morto avvenuta circa sessant’anni fa (1947) è considerata una delle più notevoli scoperte archeologiche dei tempi moderni. I Rotoli furono scritti e copiati tra il 250 a.C. e il 68 d.C. Rappresentano la più antica testimonianza scritta dell’Antico Testamento e i loro testi sono le copie più primitive di quasi tutti i testi dell’AT eccetto che per il libro di Ester.

Questa vera e propria antica biblioteca fa da perno tra il Giudaismo e il Cristianesimo. Grazie a questi ritrovamenti la conoscenza delle loro origini si è molto allargata.

Per trentacinque anni un gruppo di soli dieci studiosi ha monopolizzato la pubblicazione dei testi che in gran parte sono costituiti da piccoli frammenti. In queste condizioni non si poteva sperare che fossero dati alle stampe in tempi sufficientemente ristretti.

Agli inizi degli anni ’90, con l’intervento dell’IAA, sono stati fatti considerevoli passi avanti nella riorganizzare della pubblicazione dei testi, che nel 2001 sono stati tutti pubblicati. In questo modo si è reso possibile l’accesso ai testi non solo agli studiosi ma anche a un pubblico più vasto.

Il trasferimento dei rotoli già molto fragili dalle grotte dove furono trovati in altri luoghi interruppe la condizione di favorevole stabilità che ne aveva garantito la conservazione per 2000 anni.

Nel 1991, su indicazione dei maggiori esperti nel campo della conservazione di manoscritti, di pergamena e papiro, l’IAA fondò un laboratorio riservato esclusivamente ai Rotoli del Mar Morto.

L’estrema fragilità dei frammenti richiede un impegno continuo e necessariamente l’adozione dei metodi di conservazione più aggiornati.

L’IAA, in collaborazione con esperti di livello internazionale, ha deciso di riconsiderare le tecniche di conservazione adottate attualmente per la conservazione dei Rotoli e di stabilire dei metodi per affrontare problemi non ancora risolti.

Si deve sempre all’IAA l’avvio del progetto di digitalizzazione dell’intera raccolta dei testi dei Rotoli, un’impresa che permetterà soprattutto agli studiosi una fruizione dei testi ancora più immediata.

Adattamento : R.P.
Nota Bene :
Vedi anche : Haaretz.com ( 13 maggio 2008 )
Sul Web Press Release. IAA (Israel Antiquities Authority)

Fonte: SBF Taccuino

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