Aggressioni, vessazioni, minacce ed arresti, l’ondata persecutoria contro i cristiani in alcune regioni dell’India aumenta in maniera preoccupante. In alcuni Stati indiani, quali Karnataka, Andhra Pradesh, Uttarakhand e altri, si susseguono i fenomeni di intolleranza da parte della popolazione islamica e delle forze dell’ordine nei confronti delle chiese cristiane.
Lo scorso 4 maggio, la polizia di Karnataka (distretto di Hubli) ha messo agli arresti un pastore con l’accusa di tentare di convertire al cristianesimo gli abitanti del villaggio dove risiede. Il dott. Sajan K. George of the Global Council of Indian Christians (GCIC) ha dichiarato che 15 estremisti hanno fatto irruzione presso la Sharon Assembly of God Church a Manjunatha Nagara, strappando libri e Bibbie dei presenti e picchiando e trascinando di peso il pastore Peniel Thankappan Johnson alla locale stazione di polizia. In presenza delle forze dell’ordine gli estremisti hanno falsamente accusato il pastore di obbligare la gente del villaggio a convertirsi e, inoltre, di insultare in questo modo un’altra religione. Grazie al legale della Global Council of Indian Christians, il pastore Johnson è stato rilasciato.
Fonte: Porte Aperte Italia
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