Cina: La polizia arresta un gruppo di orfani “colpevoli” di vivere con un cristiano sotterraneo

Nel villaggio di Sanhe, Hubei, la polizia ha interrotto le festività natalizie di un piccolo orfanotrofio retto da un famoso leader cristiano, arrestato 12 volte per il suo ruolo di primo piano nella vita delle chiese domestiche non ufficiali cinesi.

Sanhe – La polizia della provincia centrale dell’Hubei ha arrestato la notte di Natale un gruppo di orfani ed i volontari cristiani che si apprestavano a passare le feste con loro. Gli agenti hanno chiuso i bambini in un hotel, ed hanno “convinto” il proprietario del terreno su cui sorgeva l’orfanotrofio a cacciare via gli affittuari. Lo denuncia la China Aid Association (Caa), un’organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.
Secondo la Caa, il pastore protestante Ming Xuan Zhang – che cura gli orfani – ha passato i giorni successivi al Natale nella ricerca di un nuovo terreno per il suo istituto, senza successo. Questo perché il direttore della sicurezza pubblica del villaggio di Sanhe, insieme ad altri dirigenti dell’Ufficio affari religiosi e del Fronte unito, ha minacciato i proprietari terrieri che “avessero deciso di aiutare Ming”.
Questa persecuzione si spiega con il ruolo di primo piano del pastore Zhang nelle chiese domestiche non ufficiali cinesi. Conosciuto affettuosamente come “Bike”, il leader protestante ha subito 12 arresti da parte delle autorità, che cercano di allontanarlo dalla comunità cristiana.
Nel 2006, il presidente americano Bush chiese di incontrarlo durante la sua visita ufficiale in Cina. Il permesso non venne concesso, a causa della “sparizione” di Zhang. In realtà, dice la Caa, la polizia dell’Hubei lo ha fermato e tenuto nascosto per tutta la durata del viaggio presidenziale.
Per cercare di ottenere giustizia, il leader protestante ha scritto due volte al presidente cinese Hu Jintao, chiedendo di interrompere questa campagna di persecuzione contro di lui e contro i suoi orfani. Non ha ricevuto alcuna risposta, e lui ed i suoi orfani continuano a vivere senza un posto dove stare.
Pechino permette la pratica del cristianesimo evangelico solo all’interno del Movimento delle tre autonomie (MTA), nato nel 1950 dopo la presa di potere di Mao, l’espulsione dei missionari stranieri e la reclusione dei leader cinesi delle Chiese. Le statistiche ufficiali dicono che in Cina vi sono 10 milioni di protestanti ufficiali, tutti uniti nel MTA.
I protestanti non ufficiali, che si radunano in “chiese domestiche” non registrate, sono stimati ad oltre 50 milioni. Nel corso dello scorso anno, il governo ha arrestato 1958 fra pastori e fedeli delle Chiese protestanti non ufficiali.
Secondo un documento segreto del Partito comunista cinese dell’Hubei, giunto in occidente lo scorso novembre, in Cina è in atto una campagna per “normalizzare” le Chiese protestanti sotterranee dando loro due possibilità: o aderire al Movimento delle tre autonomie (comunità protestanti guidate dalle associazione patriottiche) o essere soppresse.
La campagna è in netta opposizione alle indicazioni dell’Onu sulla libertà religiosa, che vieta la distinzione fra attività religiose lecite (perché controllate dallo stato) e attività illecite, solo perché non sono controllate dal governo.

Fonte: AsiaNews – riprodotto con autorizzazione

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