Si convertì dall’islam al cristianesimo: «Costretta a nascondermi da 16 anni»

L’odissea di una donna pachistana: la sua famiglia la vuole morta

Vive sotto scorta

da Londra

Vive sotto protezione della polizia da ormai un mese ed è stata costretta a cambiare casa per ben 45 volte negli ultimi 16 anni: una donna di 32 anni convertitasi dall’islam al cristianesimo quando era adolescente è stata minacciata di morte dalla sua famiglia, ma ha raccontato al Times di non essere pentita della sua scelta e, nonostante il pericolo in cui si trova, di essere determinata a sposare l’uomo di religione cristiana di cui è innamorata.
Hannah – questo il nome, probabilmente falso, con cui il quotidiano identifica la donna – è nata in Gran Bretagna da un padre pachistano che lavora come imam ed è cresciuta in un ambiente molto religioso: fin da bambina pregava cinque volte al giorno e all’età di 10 anni ha iniziato ad indossare l’abito islamico. Quando aveva 8 anni aveva già imparato l’arabo ed aveva letto tutto il Corano. «Non sapevo cosa esistesse al di fuori della comunità pachistana», ha rac­contato la donna. Le cose presero una piega del tutto diversa quando, all’età di 16 anni, Hannah udì il padre combinare per telefono un viaggio in Pakistan nel corso del quale lei sarebbe stata data in moglie ad un cugino che non aveva mai visto.
«Sono andata a scuola e poi non sono più tornata a casa. Non sapevo dove andare. Tutti quelli che conoscevo erano musulmani e conoscevano mio padre. Ho vissuto per strada per una settimana », ha ricordato la donna. Ad aiutarla fu il suo insegnante di religione che le mise a disposizione una stanza e la convinse ad andare in chiesa. Per Hannah fu una vera rivelazione: «Ho osservato un pò tutti e mi sono resa conto di come vivevano. Ho appreso dell’amore di Dio, di come Gesù morì sulla croce. Mi ha sconvolto. Ho chiesto a qualcuno come fare a conoscere Gesù e mi hanno detto di chiedergli di entrare nella mia vita, di chiedere perdono. Ed è stato così che sono diventata cristiana». All’inizio la famiglia non prese sul serio la sua conversione. Fu solo tre anni dopo, quando la ragazza fu battezzata, che la famiglia si rese conto che Hannah era effettivamente determinata a lasciare l’islam, e che iniziò quindi a minacciarla. Ad un certo punto, 14 uomini armati di coltelli e pietre si sono presentati davanti al­la sua casa e le hanno chiesto di uscire. Un mese fa la donna ha deciso di rivolgersi alla polizia e di raccontare a tutti il suo calvario.

Fonte: Avvenire.it – 11 dicembre 2007

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