CINA: Shandong, arrestati 270 leader cristiani: leggevano insieme la Bibbia

I pastori protestanti, non ufficiali, si erano riuniti nel distretto di Hedeng, nei pressi della città di Linyi. La polizia, proveniente da 12 diverse città della zona, li ha arrestati: al momento, 150 di loro sono ancora in galera. Continua la campagna segreta per “normalizzare” le Chiese protestanti sotterranee.

Linyi – La polizia della provincia orientale dello Shandong ha arrestato 270 leader protestanti non ufficiali, colpevoli di aver partecipato “ad un incontro religioso illegale” nel distretto di Hedeng, nei pressi della città di Linyi. Al momento, circa 150 cristiani sono ancora detenuti in un carcere statale. Lo denuncia la China Aid Association (Caa), un’organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.

L’arresto è avvenuto il 7 dicembre scorso alle 13.30 (ora locale). I pastori protestanti si erano riuniti per studiare insieme la Bibbia, quando 50 agenti di pubblica sicurezza – provenienti da 12 diverse città della provincia – sono entrati nella sala dove si teneva l’incontro. I poliziotti li hanno bendati ed ammanettati a gruppi di due, per poi portarli in un carcere locale dove sono stati interrogati.

Secondo il pastore Li, testimone oculare, il raid è stato “violento e veloce”. La polizia è arrivata sul posto con macchine blindate, e non ha permesso a nessuno di allontanarsi dalla zona. I 120 cristiani rilasciati hanno dovuto pagare 300 yuan [circa 30 euro ndr] come “tassa per l’interrogatorio”.

Pechino permette la pratica del cristianesimo evangelico solo all’interno del Movimento delle tre autonomie (MTA), nato nel 1950 dopo la presa di potere di Mao, l’espulsione dei missionari stranieri e la reclusione dei leader cinesi delle Chiese. Le statistiche ufficiali dicono che in Cina vi sono 10 milioni di protestanti ufficiali, tutti uniti nel MTA.

I protestanti non ufficiali, che si radunano in “chiese domestiche” non registrate, sono stimati ad oltre 50 milioni. Nel corso dello scorso anno, il governo ha arrestato 1958 fra pastori e fedeli delle Chiese protestanti non ufficiali.
Secondo un documento segreto del Partito comunista cinese dell’Hubei, giunto in occidente lo scorso novembre, in Cina è in atto una campagna per “normalizzare” le Chiese protestanti sotterranee dando loro due possibilità: o aderire al Movimento delle tre autonomie (comunità protestanti guidate dalle associazione patriottiche) o essere soppresse.

La campagna è in netta opposizione alle indicazioni dell’Onu sulla libertà religiosa, che vieta la distinzione fra attività religiose lecite (perchè controllate dallo stato) e attività illecite, solo perchè non sono controllate dal governo.

Fonte: AsiaNews – riprodotto con autorizzazione

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