Azerbaigian: La traduttrice della Bibbia che aveva sognato il Cielo

Tarana Mirzayeva, che lavora sulla traduzione del Nuovo Testamento in azero moderno, racconta come la trasformazione di suo marito ed un sogno l’hanno condotta alla fede cristiana.

Mi sono sempre interessata a Dio, anche quando ero piccola. La mia famiglia era musulmana e mia nonna materna era una mullah molto rispettata. Trascorrevo le mie vacanze estive a casa sua e memorizzavo dei versetti del Corano. Volevo leggere e imparare quanto possibile su Dio.

Divenuta adulta ottenni un impiego come segretaria in un’amministrazione locale e mi sposai. Ebbi una bambina, poi un bambino, e i miei figli erano la mia gioia. Ma la mia vita di coppia era terribile.

Mio marito beveva, si drogava e mi tradiva. Continuai a lavorare e a occuparmi della mia famiglia e della mia casa, ma piangevo spesso e chiedevo a Dio: “per favore, fa in modo che questo incubo finisca”. Una notte feci un sogno. Camminavo intorno ad una fontana pregando, chiedendo a Dio di porre fine alle mie sofferenze. Improvvisamente sentii una voce venuta dall’alto. Guardando verso l’alto vidi un uomo vestito di vesti bianche come neve. Egli mi chiese: “Che cosa vuoi?” Io risposi: “Dio, per favore, aiutami”. E mi svegliai.

In ginocchio

Per molto tempo nulla cambiò. Cominciai a pensare al divorzio o al suicidio per essere liberata dalla mia sofferenza. Ma un giorno trovai mio marito in ginocchio, in preghiera. Non avevo mai visto o sentito nessuno pregare in quel modo prima – diceva “Padre” a Dio. Scioccata, pensai che avesse perso la mente.

A partire da quel momento, tuttavia, divenne un altro uomo. Cominciò a mostrarsi gentile verso di me e verso i bambini e smise di bere e di drogarsi. Si mise a parlarmi dell’amore di Dio e della Bibbia. Benché affascinata dal cambiamento avvenuto in lui, non volevo sentir parlare della Bibbia. “Sono musulmana” gli dicevo.

L’amore di Dio

Quando mio padre si ammalò, mio marito cominciò a parlargli dell’amore di Dio e di Gesù. Mio padre fu molto interessato e divenne cristiano. Un po’ di tempo dopo morì. Ero sconvolta e mio marito mi confortava parlandomi di Gesù. Mi assicurò che mio padre era in Cielo. Gli dissi che ci avrei creduto solo quando avrei visto mio padre in sogno e mi avrebbe detto che era in Cielo.

Quaranta giorni dopo la morte di mio padre, lo sognai! Mi descrisse il Cielo e, mentre parlava, vidi tutto quello che egli descriveva. Quando mi svegliai, raccontai a mio marito tutto quello che avevo visto e sentito ed egli rimase stupito – non avevo mai letto la Bibbia prima, ora descrivevo delle scene del libro dell’Apocalisse.

Avevo sempre cercato Dio ma non avevo mai saputo che Egli era così vicino a me e che l’unica cosa che dovevo fare era un passo verso di lui. Mi sono quindi consacrata a Gesù ed egli m’ha rivelato molte cose. Mi resi conto che era lui che mi era apparso nel sogno che avevo avuto prima della morte di mio padre. La nostra famiglia è stata una delle prime famiglie dell’Azerbaigian a diventare cristiana.

Un periodo felice

In quel tempo abitavamo nella città di Shemakha e mio marito aveva condiviso la Parola di Dio con molte persone, di cui alcune erano diventate cristiane. Avevamo fondato una Chiesa e la gente cominciava a venire al culto. Era un periodo felice. Ma è stato allora che, spandendosi la notizia del ministerio di mio marito, le cose cominciarono a mettersi male. La gente veniva a casa nostra a minacciarci. Fu in quel periodo che Dio aprì delle porte affinché noi potessimo andare a Baku.

Quando mio marito cominciò il suo ministerio a Baku c’erano soltanto tre persone. Oggi la nostra chiesa, la chiesa battista, conta più di 700 membri ed è molto attiva. Ma non è stato tutto facile. Nel 1999, mio marito è stato arrestato durante un culto ed imprigionato per 15 giorni. Dio l’ha usato durante quel periodo e diversi carcerati e poliziotti sono diventati cristiani. Essi continuano a seguire Gesù oggi.

Ha avuto nuovi problemi nel 2001, e gli hanno vietato di predicare. Ma egli predica di nuovo oggi e la chiesa continua la sua opera, grazie a Dio!

Un ministerio fra le donne

Quanto a me, sono stata benedetta perché Dio si usa anche di me in molte maniere diverse. Lavoro per Kitab Shirketi partecipando alla traduzione della Bibbia in azero, sono la coordinatrice della Federazione delle donne battiste eurasiatiche in Azerbaigian, dirigo il ministerio fra le donne nella chiesa battista e sono la Vice-Presidente dell’International Haggai Institute Alumni Association. Sono profondamente riconoscente per tutto quello che Dio ha fatto per me”.

Fonte: ABU – Nouvelles bibliques de l’ABU n° 416, novembre 2007, pag. 21-22

Condividi