Il poliziotto parla in aula: “Ecco i film e le telefonate di don Mauro Stefanoni”

Il poliziotto parla in aula:”Ecco i film e le telefonate del parroco”

giovedì 15 novembre 2007

“Si, mi sono occupato delle indagini su don Mauro Stefanoni. Ho effettuato tre appostamenti all’esterno della sua casa nell’autunno del 2004 e poi altri accertamenti tra cui quelli sui film acquistati da Sky con una smart card residenziale e le telefonate fatte”. E’ stato Alberto Panico, assistente capo della polizia di Como, a parlare a lungo questa mattina in Tribunale a Como nell’ennesima udienza – da oggi a porte aperte – sull’ex parroco di Laglio accusato di violenza sessuale su un minorenne. Panico, rispondendo dapprima alle domande dei Pm Isella e Pantano e poi a quelle dei difensori del parroco, ha detto di avere visto il ragazzino che accusa il sacerdote arrivare per tre volte alla casa parrocchiale, ma in nessuna occasione lo ha visto entrare all’interno. E questo la difesa lo ha fatto notare con grande evidenza, quasi come se fosse un punto a proprio vantaggio.

Di sicuro non lo è quanto Panico ha riferito successivamente anche se, all’atto pratico, non costituisce in alcun modo il capo di imputazione di don Mauro: il religioso avrebbe acquistato tra settembre del 2003 e l’agosto del 2004 ben 19 film da Sky con smart card residenziale a lui intestata. L’assistente capo della polizia che ha svolto le indagini ha spiegato ai giudici (presidente Bianchi, a latare Storaci e Braggion) che parte di quei film erano a carattere omosessuale, in altri casi non è riuscito a trovare riscontro sulla natura del prodotto. Poi ha fornito anche un dato choc sulle telefonate partite o ricevute dal sacerdote in 53 giorni di intercettazioni: 2.800. “E di queste – ha puntualizzato Panico – 2.300 sono state fatte all’utenza di un suo amico”. I difensori di don Mauro, però, sono andati spesso all’attacco, cercando di evidenziare che questi aspetti poco contano con l’accusa di violenza sessuale.

Momenti di tensione in aula a più riprese. Ad un certo punto, durante l’interrogatorio dell’ispettore Mauro Conti, che ha coordinato le indagini del caso, il presidente Bianchi è stato costretto pure a sospendere per qualche minuto l’udienza dopo l’ennesimo violento scontro verbale tra Pm e difensori. Questo pomeriggio sarà la volta di un altro ispettore della polizia, squadra mobile di Como, Patrizia Spadini, lei pure coinvolta in modo diretto nell’inchiesta.

Fonte: ildialogo.org/CiaoComo.it

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