INDONESIA: Giudizi contrastanti verso il decreto sull’edificazione dei luoghi di culto

GIAKARTA, 29 ott ’07 – Centinaia di cattolici e protestanti indonesiani si sono incontrati nei giorni scorsi a Bekasi, nella Giava occidentale, per fare il punto dell’applicazione del nuovo decreto interministeriale sull’edificazione dei luoghi di culto. Varato il 21 marzo 2006 dal Ministero degli Interni indonesiano insieme a quello per gli Affari religiosi, il provvedimento sostituisce un precedente decreto più restrittivo risalente al 1969, che secondo le denunce delle Chiese cristiane era discriminatorio verso le minoranze e limitava la libertà religiosa. In sostanza il nuovo testo, alla cui stesura hanno partecipato anche rappresentanti cristiani, prevede che per costruire un luogo di culto una minoranza confessionale debba essere composta da almeno 90 fedeli e debba ottenere il placet di 60 persone appartenenti ad altre fedi. Il testo precedente prevedeva invece l’assenso di 100 persone. Secondo alcuni dei partecipanti all’incontro di Bekasi, le nuove misure non hanno migliorato la situazione delle comunità cristiane che continuano ad incontrare problemi da parte delle comunità musulmane locali quando devono costruire nuove chiese. In questo senso si è espresso, tra gli altri, un esponente cattolico, Key Timu, che ha chiesto l’abolizione del provvedimento, perché, ha detto, “conculcando la libertà di associazione religiosa” costituisce “una violazione ai diritti umani”. Altri partecipanti, tra cui alcuni esponenti musulmani, hanno per altro verso, evidenziato la necessità che i cristiani interagiscano di più con le altre comunità per favorire un clima di convivenza pacifica.
(Ucan – MILANI)

Fonte: RadioVaticana – 29/10/2007 19.25.02

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