Israele: Kippur, per 25 ore l’intero paese senz’auto

TEL AVIV – Senza che nessuno l’abbia proclamata, la vera “giornata internazionale senza auto” è stata quella vissuta oggi in Israele. A cominciare dalle 17:02 di ieri e per le 25 ore successive, il paese si è fermato per la festa solenne dello Yom Kippur, che prescrive, insieme all’obbligo del digiuno, anche il divieto di usare qualunque tipo di veicolo a motore. Le strade di tutte le città israeliane si sono così svuotate di auto, pullman e persino taxi, lasciando spazio unicamente a pedoni, carrozzine, biciclette e pattini a rotelle.

L’origine è nell’antica proibizione ebraica di “accendere il fuoco” nel giorno del riposo, usanza che, applicata alla vita moderna, si traduce nel divieto di accendere anche i motori. L’abitudine è normalmente rispettata ogni sabato (per il riposo dello ‘shabbat’) dai religiosi e dagli ultra ortodossi; mentre solo per il giorno dello Yom Kippur, quindi una volta l’anno, essa diventa un imperativo per tutti.

Unici veicoli abilitati a circolare sono i mezzi di soccorso e della polizia, ma per fortuna se ne sono visti pochissimi in servizio. E così intere comitive di amici si sono divertite a sedere per ore al centro dei crocevia deserti di città normalmente ingolfate dal traffico come Tel Aviv o Gerusalemme: chi giocando a domino, chi semplicemente prendendo il sole.

La singolarità dello spettacolo israeliano è proprio nella sua assoluta spontaneità: la gente ha rinunciato all’auto senza che fosse necessario alcun tipo di imposizione.

“E’ la nostra tradizione, e in fondo è anche un piacere”, racconta un passante, che risale lentamente Dizengoff Street, nel cuore di Tel Aviv, spingendo la carrozzina proprio nel mezzo della carreggiata oggi deserta, ma che nel resto dell’anno è un inestricabile cordone di auto.

Intorno a lui si rincorrono giovani sui pattini, e ridiscendono intere famigliole in bicicletta. Il tutto in un silenzio surreale che consente di distinguere persino voci e risate, proprio nel cuore di questa metropoli che normalmente è invece avvolta dentro un rumore assordante.

Ma anche la tradizione del lasciare l’auto in garage riesce a tradursi in business. Secondo un sondaggio condotto dalla catena di articoli sportivi “Rosen and Meents”, grazie allo Yom Kippur la vendite di biciclette nel mese di settembre raggiungeranno le 110mila unità, con un incremento del 200 per cento rispetto ad un mese normale, e in crescita del 10 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La catena ‘Mega sport’, ha annunciato con soddisfazione di aver incrementato le sue vendite di biciclette e pattini del 30 per cento, esattamente in coincidenza con la vigilia della festa.

Fonte: SwissInfo/SDA-ATS – 22 settembre 2007 – 20.41

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