Israele: rabbino, morti in Libano perché non erano religiosi

GERUSALEMME – Ad appena due settimane dalla commemorazione di quelli che Israele considera i suoi eroi di guerra, il rabbino Ovadia Yosef, guida spirituale del partito di governo ultraortodosso “Shas”, ribalta questa interpretazione: I soldati israeliani caduti un anno fa durante la guerra in Libano contro gli Hazbollah “sono morti perché non osservavano i comandamenti ebraici”.

Nessun atto di eroismo sembra emergere dalle sue parole, al contrario. “Perché stupirsi che siano morti?”, si è chiesto il rabbino durante il suo sermone. “Loro non rispettavano lo Shabat (il giorno di risposo ebraico, ndr), non osservavano la Torah (il libro sacro, ndr) e non pregavano tutti i giorni. Qualcuno può quindi stupirsi che siano stati uccisi? No non si è stupito nessuno”, ha affermato il rabbino. Quando al contrario “i soldati credono e pregano – ha concluso Ovadia Yosef – Dio li aiuta in guerra, e questi soldati non vengono ammazzati”.

Fonte: Corriere del Ticino /ATS – 27/08/2007 13:50

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