INDIA: Dopo essere stato picchiato a sangue, il pastore Walter Masih parlava agli astanti dell’amore del Signore Gesù

Il 29 aprile il pastore Walter Masih della città di Jaipur in India è stato picchiato a sangue da circa 25 indù estremisti. I fanatici hanno fatto irruzione nella sua casa e l’hanno maltrattato davanti alle telecamere di un’equipe televisiva. Lo stesso giorno l’incidente è stato trasmesso da diversi canali televisivi.

Mentre veniva percosso Walter invocava continuamente Gesù Cristo. Dopo che gli estremisti se ne sono andati, Walter ha parlato ai cameraman e agli astanti incuriositi dell’amore del Signore Gesù e della preghiera dei cristiani per l’India.

In seguito è stato ricoverato in ospedale. Ha una ferita all’occhio, cammina a fatica e inoltre ha alcune lesioni interne. Sua moglie Madhu e la sua figlia Hepzibah di sette anni erano presenti quando Walter è stato percosso e sono sconvolte.

Gli operatori TV hanno detto di essere stati presenti “per caso”, di aver incontrato il gruppo di indù per strada e di averli seguiti a casa del pastore.

Circa dieci anni fa in India si registravano pochi casi di persecuzione, ma ora gli indù estremisti esercitano sempre più influenza. Ogni giorno ci sono posti dove i cristiani vengono percossi ferocemente. Si tratta quasi sempre di gruppi estremisti spesso protetti dalla polizia. Per esempio, nel caso di Walter Masih i poliziotti hanno voluto registrare la denuncia solo dopo che diverse organizzazioni cristiane hanno esercitato pressioni. Nel frattempo la polizia ha arrestato sette persone.

Tratto da: Porte Aperte, 151, Agosto/Settembre 2007, pag. 10

Nella foto: Il pastore Walter Masih

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