INDIA: Una resurrezione dai morti a Hospet

La città di Hospet si trova nel nord dello stato di Karnataka. A causa di un famoso tempio Hindu questo è diventato un luogo di pellegrinaggio per molti religiosi indù. Però, dove il peccato abbonda, la potenza dell’Iddio vivente è ancora più forte! Vogliamo raccontarvi la meravigliosa storia di Shetty Naik. Sua moglie già credente, appartiene alla chiesa di questa città. Egli stesso andava di tanto in tanto al culto in chiesa, ma non voleva avere niente a che fare con Gesù Cristo. Lo scorso anno gli è venuto il tifo ed è stato curato nella stazione intensiva dell’ospedale. I medici hanno cercato di fare del loro meglio, però è morto. Dopo aver fatto la constatazione di morte, i dottori hanno chiesto alla moglie e ai parenti presenti di portare la salma a casa loro per attuare la cremazione secondo l’usanza indiana.

La nostra sorella si è rifiutata ed è andata dal pastore locale Eliah Naik. Si è fatta dare dell’olio per impartire l’unzione ed è tornata nuovamente in ospedale. Lì ha versato l’olio su suo marito morto ed ha pregato per lui.

Non poteva rassegnarsi per la sua morte, soprattutto per il fatto che non si era convertito al Signore. I parenti presenti nel frattempo avevano organizzato tutti i preparativi per bruciare la salma.

Nel paese d’origine era già stata eretta la pila di legna. Perché in India, a causa del grande caldo, ogni morto viene incenerito lo stesso giorno della sua morte. Però, proprio lì in ospedale, è accaduto ciò di cui noi leggiamo in Ebrei 11:35. Quell’uomo dichiarato morto dai medici ha avuto un leggero tremito ed ha cominciato molto debolmente a respirare… E’ rimasto però per i tre giorni successivi in un coma profondo. La moglie e i parenti hanno pregato molto per lui e benedetto la sua vita. Dopo tre giorni lui ha aperto di nuovo gli occhi e si è alzato in piedi. Era stato completamente guarito dal tifo! Per i medici e per tutti i parenti non credenti, si trattava di un miracolo. Per prima cosa egli è andato in chiesa, si è convertito al Signore e si è fatto battezzare. Egli ha allora raccontato quello che gli era successo durante i tre giorni del coma. Era arrivato davanti ad un grande portone. Lì è stato accolto da una persona tutta vestita di bianco. Questa lo ha condotto in un grande campo con un verdeggiante e morbido prato con degli alberi. Da lontano egli vide delle montagne alte ed una città luminosa. Camminavano in due, mano con la mano, sull’acqua. Si è meravigliato per il fatto che poteva camminare sull’acqua. Quella persona gli disse allora che egli doveva tornare sulla terra perché aveva da adempiere un compito. Vide allora il suo corpo morto in ospedale ed i suoi parenti tutti intorno. Vide ancora molto chiaramente come lui “rientrava” sul suo corpo. Come risultato della sua resurrezione dalla morte si sono convertiti tutti i suoi parenti e parecchi abitanti del suo paese!

Tratto da: ACS Italia – testimonianza pubblicata su Cristiani Sofferenti, 2/2007

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