Una équipe della Società Biblica palestinese porta un aiuto a dei rifugiati sudanesi in Israele

La Società Biblica e l’assemblea messianica di Beer-Sheva avevano deciso di incontrare questi rifugiati prima di tutto per offrire loro dei vestiti usati raccolti per loro da dei cristiani di Galilea. La Società Biblica aveva contribuito alla distribuzione facendo dono di bibbie in arabo, di libretti da colorare per bambini, di trattati, di aiuti alla lettura quotidiana della Bibbia e di altre opere.

“Vogliamo semplicemente dare loro l’occasione di sentire l’amore di Cristo da parte di persone che si preoccupano di loro”, ci dice Albert Yacoub, responsabile della distribuzione della Società Biblica.

Il 26 giugno, una équipe della Società Biblica palestinese si è recata a Beer-Sheva, la capitale del Negev, la regione desertica e vallonata del sud d’Israele, per portare un sostegno materiale e spirituale ad un gruppo di rifugiati.

Durante questo incontro, il signor Yacoub li ha incoraggiati condividendo con loro una riflessione su un passaggio della Scrittura, e il pastore dell’assemblea messianica gli ha insegnato un cantico in ebraico che riprendeva il primo versetto del Salmo 136, così come un cantico in arabo che parla della pace che Dio da’ al suo popolo.

Nadine, un altro membro del personale della SBP, ha passato del tempo a parlare con le donne del gruppo, incoraggiandole mentre esse raccontavano le loro sofferenze. Una delle donne aveva un bebè che aveva giusto una settimana. Aveva partorito mentre attraversavano le frontiere, e lei e suo marito avevano deciso di chiamare il bimbo Israel.

Fonte: ABU

Nella foto: Questa coppia, dei rifugiati sudanesi, ha avuto il suo primo bambino mentre attraversava la frontiera tra l’Egitto e Israele. Fa parte dei rifugiati che hanno assistito ad un incontro organizzato dalla Società Biblica palestinese e da un’assemblea giudeo-messianica di Beer-Sheva, in Israele, nel giugno 2007.

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