Il Codice Da Vinci confutato (video che smonta le tesi contenute in questo micidiale libro)

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Qui di seguito un articolo sul Codice Da Vinci apparso su Cristiani Oggi.

Il Codice Da Vinci: una favola ben congegnata

Un’intera generazione, biblicamente analfabeta, crede sempre di più in un Gesù che non è né Dio, né Figlio di Dio

Il Codice Da Vinci… un gran polverone per “il codice della mediocrità”. È bastato rivisitare un tema da sempre oggetto di interesse, confezionarlo bene, pubblicizzarlo anche meglio, insomma compiere un’operazione di mercato impeccabile, ed ecco nascere un singolare e remunerativo fenomeno di massa.

Il Codice Da Vinci deve il suo successo alla scarsità di informazioni corrette possedute dai più su un argomento così importante, ma anche così negletto: la Persona e l’Opera di Cristo Gesù. Grazie a questa carenza è stato facile diffondere informazioni scorrette, legittimate da presunte verità, che sono risultate particolarmente gradite a gran parte della società.

Nel libro si afferma che tutte le descrizioni di opere d’arte, architettura, documenti e riti segreti sono accurati, mentre gli studiosi sono di parere contrario, ma questo sembra non importare… Lo spessore del libro è stato giudicato esiguo ma, sembra incredibile, molti hanno abboccato. Il Codice Da Vinci è un’esca ben congegnata per una società che vorrebbe sì sapere, ma soltanto quello che si combina con i suoi valori, le sue aspettative e i suoi disegni.

L’INGANNO…

L’autore, Dan Brown, associa due figure importanti, simboli illustri di Fede e di Scienza, Gesù Cristo e Leonardo da Vinci, ed elabora un’ipotesi ritenuta suggestiva. Sfrutta il fascino del mistero, di quello che è stato sempre tenuto nascosto, che non si doveva dire, non si poteva sapere, non si riusciva a capire: il matrimonio di Gesù e Maria Maddalena, che sarebbe storicamente documentato dai vangeli gnostici, dove la Maddalena è definita compagna di Gesù.

Questa sarebbe, a suo dire, la più grande opera di insabbiamento della storia: Gesù non soltanto era marito, ma anche padre e la discendenza reale di Gesù è la fonte della leggenda più duratura che esista, il Santo Graal!

Lo scrittore, che pretende di usare “documenti storici” per legittimare la sua teoria, si richiama innanzi tutto al vangelo apocrifo di Filippo, dove Maria Maddalena è definita “consorte” di Gesù. Il documento, redatto in copto, è stato ritrovato nel 1945 a Nag Hammadi, in Egitto, insieme con altri manoscritti. Composto dopo la metà del III secolo, ma derivato con ogni probabilità da un originale del II secolo, il testo è un insieme di 127 massime, spesso scritte in un linguaggio per iniziati, che al pari di altri apocrifi cerca di colmare il vuoto degli aspetti sconosciuti della vita di Gesù, dei quali non parlano i Vangeli canonici. Alla massima 32 si legge: “Erano tre che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena, che è detta sua consorte. Infatti era “Maria” sua sorella, sua madre e la sua consorte”.

Gli studiosi hanno stabilito che i vangeli apocrifi appartengono allo “gnosticismo”, ossia a quel movimento, sviluppatosi soprattutto nel II e III secolo, i cui seguaci si proponevano di raggiungere una conoscenza di tipo segreto, che poteva essere appresa soltanto dagli iniziati. Il movimento trae nome proprio dalla parola greca gnósis, che significa “conoscenza”.

Per gli gnostici, Cristo non sarebbe davvero morto sulla croce, ma un sostituto avrebbe preso il Suo posto mentre Lui guardava sorridente quanto gli uomini stavano facendo nella loro “non conoscenza”. Coloro che avevano conoscenza, invece, sapevano che la missione di Cristo sulla terra era quella di risvegliare nell’uomo la consapevolezza di essere uno spirito emanato dal Padre incorruttibile ma intrappolato in un corpo di carne. Oggi nessuno parlerebbe di gnosticismo, perché è un termine antico e legato ad un periodo storico preciso, ma sebbene non si usi il termine, se ne vede la rinascita sotto forma, ad esempio, di Codice Da Vinci.

L’AFFARE…

Milioni di copie vendute in tutto il mondo, tradotto in moltissime lingue, il Codice Da Vinci è diventato un vero e proprio fenomeno letterario. Pochi libri hanno saputo conquistare la fantasia e l’immaginazione delle persone come questo.

Nelle ultime settimane è arrivato nelle sale cinematografiche anche il film tratto dal romanzo, girato a Hollywood. Così com’è accaduto al libro, il film sta avendo un enorme successo, vista anche la massiccia campagna pubblicitaria che ne ha preceduto l’uscita.

Come il romanzo cui s’ispira, anche la pellicola sostiene la tesi secondo cui la cristianità è stata fondata su un intrigo elaborato per secoli dalla chiesa ufficiale, e in particolare dall’Opus Dei, per nascondere che Gesù Cristo era in realtà un mortale, che sposò Maria Maddalena ed ebbe figli, i cui discendenti vivrebbero oggi in Francia.

La nuova polemica che accompagna il film sul Codice Da Vinci è la stessa che ha trasformato controversi film sulla vita di Gesù in campioni d’incasso ai botteghini. Tra i giovani il Codice è ormai un fenomeno alla Harry Potter.

Ma cosa dicono gli interessati? Alle accuse e alla censura che giungono da più parti, Dan Brown non ha tempo per rispondere, impegnato com’è a scrivere il suo nuovo libro. Si limita a sollecitare sul suo sito web delle “polemiche erudite sul libro”.

Intanto, numerosi libri pro e anti codice stanno invadendo le librerie con la promessa di svelare o confutare i contenuti del romanzo.

Stesso tema, stesso meccanismo, stessa eccellente operazione di mercato.

Alla fine è stato un buon affare per tanti.

LA SFIDA…

In realtà, non sta accadendo nulla di nuovo. Il Codice non minerà i capisaldi del pensiero e della dottrina cristiani, come teme qualcuno, i quali per la verità sembrano in pericolo per ben altro, invece è certo che influenzerà un’intera generazione, biblicamente analfabeta, che crede sempre di più in un Gesù che non è né Dio, né Figlio di Dio.

Viceversa, nessun cristiano vero crederà mai che un’operazione commerciale possa essere detentrice della Verità.

La sfida che questo evento mediatico di massa lancia ai cristiani è un’altra, è l’evidente bisogno di Verità del nostro tempo. La società che ci circonda è così confusa che accetta persino una favola come questa.

La Buona Notizia non è stata affidata a un romanzo o a un film, ma alla testimonianza di uomini e donne la cui vita è stata trasformata dalla potenza salvifica di Cristo, che nessun intrigo romanzesco potrà mai sconfessare.

Gesù ha detto: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32).

Red.

Tratto da: Cristiani Oggi, 1-15 giugno 2006, pag. 4

1 commento su “Il Codice Da Vinci confutato (video che smonta le tesi contenute in questo micidiale libro)”

  1. Ma le sugli gnostici le hai inventate?perché non mi risultano.
    Comunque il codice da vinci è un filmetto, non dice nulla in confronto a tutte le menzogne che la chiesa ha accumulato negli anni e a tutte le interpretazioni errate che ha dato a bibbia e vangeli

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