Cristiani perseguitati in Israele

L’anno scorso, dei volantini contro gli ebrei messianici sono stati diffusi ad Ashdod e nel quartiere di Gerusalemme dove abitano il pastore Jacques Elbaz e la sua famiglia. Vi si vede la sua foto con degli slogan come: “Attenzione! Ebrei messianici, Missionari, Non li avvicinate!” Questa campagna diffamatoria, che sembra essere orchestrata da estremisti religiosi, ha da poco varcato una nuova tappa.

Ad inizio gennaio 2007, un gruppo di ebrei ortodossi è venuto a perturbare il culto dei cristiani ad Ashdod: nel momento della preghiera, la porta d’ingresso del locale si è aperta con un gran fracasso. Una ventina di ebrei ortodossi si è messa a cantare e a danzare su canti hassidici tentando di far cessare le preghiere. Bloccando la porta dall’interno, i credenti volevano riprendere la riunione, ma gli ebrei religiosi tornarono alla carica: la porta metallica esterna di sicurezza servì loro come un martello che colpisce l’incudine. L’aprirono poi la chiusero con forza, ancora e ancora. Alla fine quel fracasso infernale si fermò e il gruppo se ne andò.

All’uscita dal culto, i credenti scoprirono che l’ingresso del loro locale era coperto di graffiti e di frasi in ebraico che cercavano di dissuadere chiunque avesse voluto entrarvi: Pericolo, missionari! Pericolo, salvateci! Di fronte, in un veicolo, qualcuno filmava i membri della comunità che uscivano. Dei volantini di propaganda anticristiana erano sparpagliati sulle macchine e nei negozi circostanti…

Elisabeth e Samuel S. hanno lavorato per un anno in Israele. Proprio recentemente, il pastore Elbaz li aveva invitati a venire a presentare il CACP* in questa stessa chiesa ad Ashdod, così come a Gerusalemme e a Tel Aviv. I nostri fratelli e sorelle ebrei messianici, sensibili alla realtà della persecuzione contro i cristiani in altri parti del mondo, devono essi stessi fare fronte al rigetto e alla persecuzione.

Fonte : CACP*, Comité d’Action pour les Chrétiens Persécutés, Bulletin d’information et de prière, n° 2 Avril 2007

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