Nuovi arresti di cristiani in Cina

Sei pastori sospettati di “coinvolgimento in attività sataniche” rischiano di essere mandati in campo di rieducazione mediante il lavoro.

Dal loro arresto il 19 aprile scorso ad Aksu, città della provincia di Xinjiang nel nord-ovest della Cina, i pastori Zhao Xinglan, Huang Xiurong, Yang Tianlu, Wang Chaoyi, Lu Cuiling ed He Sijun vedono peggiorare la loro situazione. Maltrattati durante gli interrogatori di polizia, rischiano fino a tre anni di prigione in un campo per “coinvolgimento in attività sataniche”. Il governo starebbe preparando delle forti punizioni contro i pastori a causa dei loro legami con un’associazione cristiana americana. D’altronde, al momento del loro arresto erano in compagnia di quattro cristiani americani i quali sono stati rilasciati fin dal giorno seguente dopo intervento dell’Ambasciata Americana. Altri otto responsabili cristiani cinesi, fermati in quel giorno, hanno potuto riacquistare la loro libertà.

I sei pastori che sono ancora in detenzione hanno in comune il fatto di essere già stati arrestati due anni fa per “aver organizzato attività cristiane”, il che spiega anche la severità delle pene incorse.

In questi ultimi due anni, numerosi cristiani appartenenti a delle chiese domestiche sono stati arrestati a Xinjiang. Dei missionari stranieri sono anche stati espulsi.

A causa della sensibilità politica della Provincia di Xinjiang, la comunità cristiana è particolarmente vulnerabile. Le autorità governative considerano le chiese domestiche come illegali e sorvegliano da vicino le loro attività. Inoltre, la maggior parte dei cristiani appartengono all’etnia cinese Han e sono considerati come invasori dal popolo indigeno Uygur. I cristiani devono anche fare fronte agli attacchi di musulmani fondamentalisti.

Malgrado queste forti pressioni, le chiese domestiche fioriscono in questa regione del nord della Cina e contano circa 130.000 membri (contro un centinaio nel 1949).

La Cina fa parte dei 15 paesi dove i cristiani sono più perseguitati.

Fonte: Portes Ouvertes

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