Blasfemia: Cristiana linciata in Nigeria

Il 21 marzo 2007, accusata di aver toccato una cartella contenente un esemplare del Corano, un’insegnante è stata uccisa davanti alla sua scuola

Christianah Oluwatoyin Oluwasegin era particolarmente contenta mentre si recava alla scuola secondaria Gandu dove esercitava il mestiere d’insegnante da 3 anni. L’ultimo giorno del periodo degli esami era vicino e finalmente stava per raggiungere suo marito che lavorava in un altro Stato del paese.

Quel giorno, c’era ancora un controllo della preparazione degli studenti e Oluwatoyin era incaricata di sorvegliare una classe di ragazze durante l’esame.  Come è l’abitudine in questa scuola secondaria situata nello Stato di Gombe, nel nord-est della Nigeria, lei aveva portato via tutte le cartelle e le aveva messe in fondo alla classe per evitare l’imbroglio agli esami.

Accusata di sacrilegio

Un collega della vittima e testimone del dramma, racconta: “Poco tempo dopo che tutte le cartelle sono state raccolte, una delle ragazze della classe ha cominciato a piangere. Diceva che nella sua cartella si trovava un Corano e siccome l’insegnante – una cristiana – aveva toccato la cartella, ella aveva commesso un sacrilegio. Gli studenti si sono allora messi a gridare “Allahu Akbar!” È stato in quel momento che io sono arrivato nella classe”.

Diversi responsabili dell’istituto sono anche stati avvertiti. “Essi non sono riusciti a riportare la calma nella classe, allora il preside ha condotto Oluwatoyin nel suo ufficio. Per maggior sicurezza, l’ho rinchiusa nel bagno e ho chiuso l’ufficio a chiave. Ma tempo di raggiungere i miei colleghi e tutta la scuola era insorta. Degli estremisti musulmani venuti da fuori si sono uniti al movimento. Hanno cominciato a distruggere i locali ed hanno chiesto che gli si desse Oluwatoyin per lapidarla. Siccome rifiutavamo, hanno cominciato a lanciarci delle pietre”.

Mentre i responsabili cercavano un modo per far uscire Oluwatoyin, gli studenti sono penetrati con la forza nell’ufficio dove lei si nascondeva e l’hanno tirata fuori.
“Il preside è intervenuto, tentando di salvarla mentre loro cominciavano a colpirla sulla testa con una spranga di ferro. Lui li supplicava di non ucciderla. È riuscito a tirarla vicino alla porta della scuola e a farla entrare in una casa, ma gli aggressori sono andati a cercarla dentro e l’hanno colpita a morte. Poi l’hanno coperta con un vecchio tappeto e hanno dato fuoco al suo corpo”. Il testimone aggiunge che la cosa più sconcertante è che l’esemplare del Corano in questione non è mai stato visto. “Era realmente nella cartella? Nessuno lo sa”.

Gli estremisti hanno poi bruciato la macchina dell’insegnante e un incendio si è sviluppato in uno degli edifici della scuola. Quando i pompieri sono arrivati, sono stati ricevuti con delle pietre.

“I nostri diritti religiosi sono violati”

Il preside della scuola, un musulmano, è rimasto ferito nella ressa. Il suo vice ha dichiarato che la situazione è adesso sotto controllo: “non ci sono stati altri problemi”.
Dodici studenti implicati nell’omicidio sono stati arrestati.

La scuola secondaria governativa Gandu comprende 4.000 studenti dell’età da 12 a 21 anni, di cui circa il 10 % sono cristiani. Dopo il dramma, è stata chiusa per una durata indeterminata.

Questo dramma mette in luce la situazione dei cristiani nei 12 Stati che hanno instaurato la sharia in Nigeria. “Dall’instaurazione della sharia, le persecuzioni contro i cristiani sono incoraggiate e noi viviamo qui ogni sorta di discriminazioni. I nostri diritti religiosi sono violati ogni giorno e il governo non fa niente per proteggerci” deplora il pastore Rukun Gaius*. Del resto, due giorni dopo il dramma, una chiesa evangelica è stata incendiata da estremisti musulmani nello stesso Stato. Altre quindici chiese sarebbero anche prese di mira.

Le elezioni presidenziali avranno luogo in Nigeria il 21 aprile. I cristiani abitano nel nord del paese e sperano che alla conclusione di queste elezioni la loro situazione non peggiori.

*Rukun Gaius è rappresentante a Gombe della Chiesa Evangelica dell’Africa dell’ovest e condirettore della sede locale dell’Associazione Cristiana della Nigeria

Fonte: www.portesouvertes.fr

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