Haiti, un giovane scampa alla morte grazie ad un Nuovo Testamento

Due settimane fa, stavo tornando a casa. Era tardi di sera e portavo dei sacchi di cibo per le mie sorelle. Camminavo nelle strade quasi vuote quando ci fu improvvisamente una serie di spari, e le pallottole si sono messe a fischiare dappertutto. Questo è quasi diventato abituale, ogni sera, nel nostro quartiere. Numerosi uomini armati si divertono a provocare le guardie delle Nazioni Unite appostate nei dintorni. Evidentemente, le guardie hanno risposto al fuoco, ed io mi sono ritrovato in mezzo ai tiri incrociati.


Prima di aver avuto il tempo di rifugiarmi dietro un cassone della spazzatura, ho avvertito una sensazione viva al petto e, chinando il capo, ho visto un piccolo buco sulla tasca della camicia. Preso dal panico, ho creduto che stessi per morire. Rendendomi conto, alcuni secondi dopo, che ero sempre cosciente, ho portato la mano alla tasca della camicia e ne ho tirato fuori una piccola bibbia tascabile – un esemplare del Nuovo Testamento in realtà – che mi aveva dato un uomo che avevo incontrato quel giorno. “Prendi questo, e buona lettura! m’aveva detto. Credimi – questo ti salverà la vita!”

Quando sono tornato a casa di corsa ed ho raccontato a mia madre ciò che era appena successo, è stata talmente riconoscente per la seconda chance che avevo ricevuto che mi ha chiesto di prometterle di renderne testimonianza in chiesa affinché tutti sapessero quello che Dio può fare per voi quando vi date interamente a lui. Prima, ero “un cristiano normale”. Ora, mi dedico a spandere l’Evangelo intorno a me.

Tratto da: Nouvelles bibliques de l’ABU n° 409, marzo 2007

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