India: Si moltiplicano le aggressioni che prendono di mira i cristiani

I pochi cristiani del villaggio erano terrorizzati: piovevano minacce, insulti. Volevano costringerli a rinnegare la loro fede e a prostrarsi davanti alle divinità indù. Il loro crimine? Aver rifiutato di partecipare ad una festa religiosa tradizionale. Su 11 famiglie cristiane, tre hanno rifiutato di


cedere alla pressione. Sono state escluse dal clan dalle autorità del villaggio. La scena si svolgeva il 1mo novembre scorso, nel villaggio di Kurumaradikere, Stato di Karnataka. In questa tribù Lambani del sud dell’India, l’ostracismo è una delle peggiori punizioni che può subire uno dei suoi membri.

D’ora in poi, il pastore di un paese vicino, Revanna Naik non ha più il diritto di venire nel villaggio poiché “svia i Lambani lontano dalle loro tradizioni religiose” secondo un ispettore di polizia.

L’anno scorso, si sono contate ufficialmente 200 aggressioni contro i cristiani in India. Già 150 attacchi sono stati registrati durante i primi sei mesi di quest’anno. False accuse, seccature amministrative, minacce, pestaggi, stupri. I fatti non cessano di accumularsi. Non riguardano tutta l’India, ma alcuni Stati di questo grande paese, là dove gli estremisti indù si oppongono direttamente alla fede cristiana.

Fonte: www.portesouvertes.fr

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