Comore: Condannati per un corso biblico

Tre mesi di carcere, questo è il verdetto emesso contro quattro uomini, il 30 maggio scorso, per il loro coinvolgimento in attività cristiane nelle Comore. Questa sentenza sopraggiunge solo alcuni giorni dopo l’elezione del nuovo presidente comoriano, Ahmed Abdallah Mohamed Sambi. Non si erano mai verificate tali persecuzioni in questo Stato da una decina d’anni.I quattro uomini sono stati


fermati in seguito a un corso biblico. La polizia, informata da un giovane convertito, è spuntata fuori, ha interrotto la riunione ed ha proceduto agli arresti. Una lista di nomi è anche stata presa. Durante la loro detenzione preventiva, i carcerati hanno affermato di essere stati maltrattati. Due cristiani in particolare sono stati picchiati, spogliati e gettati in una cisterna dove hanno passato due notti. La polizia ha tentato di fargli rinnegare la loro fede, esercitando forti pressioni fisiche e psicologiche. La sposa di uno dei carcerati, cristiana, ha anche lei subìto dei maltrattamenti. Rinchiusa nel bagno dell’ufficio di polizia mentre andava in cerca di notizie, molestata a più riprese, è finalmente potuta ritornare a casa e ritrovare i suoi tre giovani bambini.

Durante il processo, un gruppo di musulmani estremisti ha chiesto che gli imputati fossero messi a morte. Il giorno della condanna, il presidente Comoriano annunciava la composizione del nuovo governo. Nel suo discorso ha annunciato di aver “dato inizio a una rivoluzione verde”, facendo riferimento al colore della bandiera islamica. Egli ha affermato di voler concentrare la sua politica sulle riforme economiche ma non escludeva l’imposizione della sharia, la legge islamica, se gli elettori la chiedessero.

Fonte: Portes Ouvertes / TopInfo

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