Persecuzione nel Laos

Nel Laos, il governo comunista ha deciso di chiudere le chiese ed eliminare il Cristianesimo. Secondo il governo, il Cristianesimo è una religione che “il nemico” utilizza per dividere la nazione. La costituzione laotiana garantisce la libertà religiosa, ma è proibito l’evangelismo e la creazione di chiese. D’ora in poi il governo chiede ai credenti di firmare un documento nel quale essi affermano di rinunciare alla loro conversione. Quelli che non firmano possono raggiungere i loro fratelli e sorelle prigionieri, sono ufficialmente 100, ma si stima che ce ne siano molti di più. Su 5 milioni di abitanti che conta il Laos, uno dei paesi più poveri al mondo, l’80% della popolazione è buddista. Questa persecuzione è vissuta come normale per la maggioranza.

Fonte: Maranatha Christian Journal/Voxdei

Condividi