I cristiani evangelici albanesi vengono onorati per il loro comportamento eroico verso i rifugiati Kosovari. Le 160 chiese evangeliche del paese stanno per ricevere, a questo proposito, un premio internazionale. L’80% dei 480.000 rifugiati ha beneficiato di aiuti materiali e spirituali. Malgrado la loro povertà, le chiese si sono date anima e corpo in questa assistenza. Una chiesa di Kukes (nord) ha provveduto alle cure e all’alimentazione delle madri e dei lattanti rifugiati. A Tirana, le chiese hanno messo su un centro di transito che non accoglieva meno di 5.000 rifugiati al giorno, e mandarono dei volontari a costruire una tendopoli per 2.200 persone! Una chiesa di Erseke si occupò di 760 rifugiati, mentre un’altra a Durres ha soprinteso a un accampamento per 200 persone. Quando i rifugiati tornarono nel Kosovo, le chiese li seguirono e continuarono ad aiutarli. Ricostruirono case e crearono nuovi commerci per le numerose vedove. Il progetto a lungo temine è quello di stabilire lì delle chiese locali.
Fonte: Religion Today/Voxdei
